Descrizione
L’acquerello, conosciuto anche come acquarello, è una tecnica pittorica che prevede l’uso di pigmenti finemente macinati e mescolati con legante, di solito la gomma arabica, e diluiti con acqua.
Il pigmento è normalmente trasparente, ma può essere reso opaco mescolando con gesso o biacca e in questa forma è conosciuta come gouache, ma può anche essere miscelato con la caseina, una proteina fosforilata di latte.
L’acquerello sostiene il confronto in gamma e varietà con qualsiasi altro metodo di pittura. La trasparenza dell’acquerello permette freschezza e luminosità ed un’abile pennellata calligrafica lo rende un mezzo affascinante.
Proprio la trasparenza è ciò che differenzia l’acquerello da tutti gli altri mezzi pittorici pesanti. Il pittore a olio può dipingere un colore opaco rispetto a un altro fino a quando ha raggiunto il risultato desiderato. I bianchi sono creati con il bianco opaco. L’approccio della acquerellista è l’opposto. In sostanza, invece di costruire sopra lascia fuori. La carta crea i bianchi. I toni più scuri possono essere immessi sulla carta con il pigmento che esce direttamente dal tubo o mescolato con poca acqua.
I colori sono diluiti con acqua; più acqua si usa più la carta influisce sui colori: il vermiglio, un rosso caldo, si trasforma gradualmente in un rosa fresco quanto più è diluito con acqua.
La tecnica a secco – uso del pennello contenente pigmento e poca acqua trascinato sulla superficie ruvida della carta – crea vari effetti granulari simili a quelli del disegno a pastello. Tutta la composizione può essere realizzata in questo modo.
Mezzo pittorico imprevedibile, l’acquerello è, per chi lo sperimenta, una sfida unica.
Fonte: Associazione Italiana Acquerellisti; questo sodalizio è nato nel 1974 a Milano dal desiderio di alcuni pittori di promuovere e diffondere la tecnica dell’acquerello.
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